Il vino Veneto: ricchezza e qualità
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La Serenissima è stato un periodo storico di grande ricchezza culturale per il Veneto e per il Garda; un momento di forti scambi dove Venezia ha rappresentato la porta con l’Oriente.
È da qua che viene la diversità del Veneto anche nella cultura del cibo e del vino. Il Veneto, inoltre, è compresso fra le alpi e il mare dove ci sono varietà di climi importanti. Ecco come mai il Veneto ha così tanti vini, tutti di alti livello, come nessun’altra regione italiana.
Nel veronese c’è un’altissima densità di produzione.
Spostandosi dal Lago alla Valpolicella cambia completamente il tipo di terreno e di uva.
Sul Lago ci sono le colline moreniche: sono terreni sciolti con poca argilla, ciotolo levigato e siccitosi.
In Valpolicella il terreno è quasi vulcanico con molta argilla.
La provincia di Verona propone quattro vini DOP di ottima qualità: il Lugana e il Custoza che sono dei vini bianchi, il Chiaretto e il Bardolino che sono rosati e rossi leggeri e, spostandoci nell’entro terra, il Valpolicella che presenta vini rossi di grande struttura.
Lugana
Vengono prodotti 70.000 ettolitri l’anno.
Si ottiene dai vitigni di Trebbiano, con una uva autoctona.
Il terreno è argilloso e gli da acidità e struttura.
È un vino bianco corposo con note aromatiche meno espresse.
Si presta bene per essere bevuto anche qualche anno più avanti.
Custoza
Vengono prodotti 100.000 ettolitri l’anno.
Si ottiene dai vitigni di Fernanda, Garganega, Trebbiano, Trebbianello, con uva autoctona.
La terra è morenica, come quella del Bardolino, che da sapidità e una buona acidità.
È un vino bianco, fresco, con note aromatiche, dalla considerevole bevibilità e abbinabilità.
La Fernanda ha una caratteristica semi aromatica.
Superiore
Il Custoza Superiore ha una grande longevità con dei vini di 10 anni che sono interessanti.
Bardolino
Fra rosso e rosato, vengono prodotti 270.000 ettolitri l’anno.
Si ottiene dai vitigni di Rondinella e Corvina (seconda è più importante), con uva autoctona.
Il terreno è morenico e da una grande sapidità.
Rosato
La varietà rosata si può chiamare Chiaretto: nasce con una breve macerazione sulle bucce per poi proseguire la fermentazione come un vino bianco. Il Chiaretto è un vino piacevole, estivo, da bere sulle rive del lago.
Rosso
Il rosso, pur mentendo la sapidità, ha una nota speziata con sentori di ciliegia che sposano il pesce di lago, come le sardine ai ferri.
È un vino leggero ma con una complessità gustativa.
Valpolicella
Vengono prodotti 350.000 ettolitri l’anno.
Si ottiene dai vitigni di Corvina, Corvinone, Rondinella.
La natura è più montana e c’è una tipologia di cibo legata più alla caccia che alla pesca.
L’appassimento delle uve permette di fare del vino che esprime una potenza e una struttura grandissima.
Sono vini rossi di grande struttura, densi di profumo e di sapore, possono invecchiare all’infinito. È un vino che nel tempo esprime diverse sensazioni.
Il ripasso
Nasce dal connubio del Valpolicella con l’Amarone.
È un vino di buona struttura e longevo, ma non raggiunge la concentrazione dell’Amarone.