Arte e Cultura a Malcesine
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Mostre, esposizioni ed eventi rendono vivo e interessante l'aspetto culturale di Malcesine: artisti, pittori e scultori espongono ogni anno nelle sale e nei giardini del Palazzo dei Capitani o del Castello Scaligero.
L'area settentrionale del Garda, rappresenta per coloro che scendono dai paesi Mitteleuropei il primo accostamento solare al mondo latino.
Una prima testimonianza di questo ideale romantico verso il Garda e l'Italia, diffuso particolarmente nei paesi di cultura tedesca ed anglosassone a partire dai primi del '700, è data da J.W.Goethe uno dei maggiori poeti e scrittori Tedeschi.
J.W.Goethe descrisse in modo insuperabile sensazioni che ancora oggi vengono trasmesse e recepite dai visitatori che frequentano il Garda specialmente nel periodo autunnale.
È infatti in quel periodo che Goethe consegnò Malcesine alla storia e alla letteratura, in occasione della sosta del 13 settembre 1786.
Fra i molti ospiti illustri che hanno visitato Malcesine, ricordiamo Kafka nel 1909 ed il pittore Gustav Klimt che nel 1913 realizzò alcune tele con vedute di Malcesine e Cassone poi conservate nella collezione "Lederer" di Vienna e Graz.
Numerosi artisti hanno vissuto a Malcesine traendo l'ispirazione per i loro dipinti, ricordiamo in particolare: Baroni, Belluzzi della Mainolda, il Belga Minders da Genk e l'indimenticabile Ottavio Giacomazzi di Malcesine, conosciuto ed apprezzato in molti paesi e particolarmente in Germania. Le sue opere, esposte nei maggiori centri culturali d'Europa sono frutto di un intenso percorso artistico legato alle sue solide radici gardesane.
Nella biblioteca situata nelle sale restaurate del Palazzo dei Capitani è possibile consultare un vasto repertorio di volumi, molti anche in lingua inglese e tedesca, di connettersi a internet per scopi didattici o di ricerca e di godere della buona musica nei punti di ascolto.
Goethe a Malcesine
Il 14 settembre del 1786 approda a Malcesine Johann Wolfgang Goethe, il suo passaggio rese celebre la cittadina in tutta l’Europa.
Amante delle architetture antiche restò affascinato dalla bellezza del castello:
“Nel cortile del castello, mi sedetti di fronte alla torre costruita sulla rupe e con le fondamenta nella rupe; mi ero trovato un comodo posticino per disegnare; vicino ad una porta chiusa, collocata tre o quattro scalini al di sopra del livello del suolo; nel vano della porta un sedile in pietra lavorata, come si incontra anche da noi, nelle vecchie costruzioni”.
La prima sensazione è di familiarità. Superato il momento iniziale di diffidenza tra il poeta e gli abitanti si instaura un rapporto cordiale e ospitale, così riferisce il poeta dalla bocca di un malcesinese:“Signor Podestà, sono convinto che questi è un brav’uomo, amante dell’arte, ben educato, che viaggia per istruirsi. Dobbiamo lasciarlo andare via da amico, affinché parli di noi con i suoi concittadini e li inviti a visitare Malcesine, la cui bella posizione è degna di essere ammirata dagli stranieri”.
Dal viaggio in Italia Goethe elaborerà la teoria del colore, oltre a scrivere il libro che diede a Malcesine il blasone di città mitteleuropea.A ricordo di questo incontro nella ex-polveriera austriaca all’interno del Castello è stata allestita la sala Goethe.