Ti presento il Monte Baldo

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Una montagna misteriosa ma desiderosa di mostrare ciò che custodisce. Probabilmente hai già sentito parlare del Baldo; visto qualche bella fotografia dei panorami che regala, delle innumerevoli specie di fiori che possiamo trovare sulle sue cime e lungo le sue pendici, degli animali selvatici che lo popolano. Magari ne hai già percorso qualche sentiero, esplorato qualche valle, risalendolo dal versante del Fiume Adige o scendendo verso il Garda.

Già per vedere tutto questo vale la pena venire o tornare a viverlo, ma farlo con la consapevolezza di quanto questa montagna sia speciale, renderà la tua esperienza ancora più vera.
Eccoti, perciò, una breve presentazione della sua origine e delle sue peculiarità.

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Geologia e geografia del Monte Baldo

Il Baldo è il più occidentale dei rilievi delle Prealpi venete; per tre quarti in territorio veronese, per il resto in territorio trentino; corre per oltre 30km da Sud a Nord, stretto tra la Valle dell'Adige (ad Est) ed il Lago di Garda (ad Ovest).

Come tutte le cime facenti parte della catena alpina, il Baldo si è formato nel corso di un lungo processo di sollevamento (l'orogenesi alpina) iniziato quasi 100 milioni di anni fa, ma che ha avuto tra 50 e 20 milioni di anni or sono la sua fase principale.

Già da questo punto di vista il Baldo è da ritenersi a pieno titolo una montagna alpina, specie se consideriamo che al termine della principale fase di sollevamento le sue cime superavano i 3000m.

Tuttavia, a differenza delle cime “sorelle” delle altre montagne alpine, il Baldo è costituito da una materia prima meno resistente all'erosione rispetto a quelle rocce vulcaniche o metamorfiche che troviamo sui giganti di 3 o 4000m delle Alpi.

Il Baldo è stato “costruito” con rocce sedimentarie, formatesi sul fondo di antichi mari e che sono facile “preda” dell'erosione, in particolare di quella operata con costanza e tenacia dall'acqua. Acqua e ghiaccio che uniti all'azione di altri agenti erosivi, giorno dopo giorno, granello dopo granello, da milioni di anni, stanno letteralmente smantellando questa montagna; così come accade per ogni altro edificio montuoso.Il Baldo è costituito da rocce sedimentarie e per questo è considerato tra le catene montuose facenti parte delle Prealpi.

Uno “sfigatello”, verrebbe da dire, uno che le cime più alte che lo circondano, quelle del Gruppo dell'Adamello, della Presanella, delle Dolomiti di Brenta e delle Dolomiti orientali, può solo guardarle dal basso...

Ma il Baldo, invece, è lì che non teme lo sguardo dei colossi che lo circondano, consapevole e fiero, come vuole il suo nome, di tutto ciò che lo rende unico.


Il clima del Monte Baldo

Dire Baldo significa parlare di una montagna che si trova in una delle aree più belle d'Europa, in cui al privilegio di trovarsi alle medie latitudini di un emisfero, si aggiunge l'immensa fortuna di un microclima controllato dalla presenza del Garda che fa sì che lungo le pendici di questo monte, dentro le sue valli ed i suoi circhi, si possano trovare, vendendoli sfumare l'uno nell'altro, tutti i climi che possiamo trovare nel nostro continente.

Dal clima submediterraneo delle coste benacensi, risaliamo ai 2200m delle cime più alte dove troviamo biocenosi tipicamente alpine.

Tutta l'Europa, climaticamente parlando, è raccolta e custodita in seno a questa montagna! Ne consegue la possibilità per moltissime specie di piante e di animali che vivono sparsi per l'Europa di aver trovato “casa” anche sul Baldo.

Se a questo aggiungiamo che le cime del Baldo, durante le ere glaciali, erano alcune tra le poche vette della catena alpina ad essere al di fuori della morsa dei ghiacci, è più facile capire che prima di essere una montagna adatta a turisti “umani”, il Baldo è stato scelto da migliaia di visitatori “selvatici”.

Vivere il Monte Baldo

Proprio per la presenza di molte specie, in particolar modo botaniche (sul Baldo troviamo quasi il 50% di tutta la flora delle Alpi), di elevato interesse naturalistico, il Baldo è stato una delle prime montagne ad attrarre un uomo curioso di esplorare e di conoscere, di vivere l'ambiente che lo circonda.
Già dal XVI secolo i primi esploratori/erboristi hanno cominciato a frequentarlo, ponendo, di fatto, le basi per quel turismo di grande attenzione naturalistica che sta prendendo sempre più piede oggi, quasi 500 anni più tardi.

Esplorare il Baldo, quindi, significa potersi fermare lungo il cammino stupiti sì dai suoi panorami, impietriti dalla potenza del paesaggio di cresta, ma anche incuriositi da una qualche forma che troviamo tra le sue rocce... magari un fossile!

Vivere il Baldo vuol dire inchinarsi più e più volte a fotografare prima questo, poi quello e quell'altro fiore ancora attiri la nostra attenzione.
Per conoscere il Baldo occorre volersi muovere a tutte le quote, su entrambi i versanti di questa montagna, pronti a goderseli con una delle tante attività outdoor che sul Baldo è possibile praticare: dal semplice escursionismo, all'alpinismo più spinto, alla mountain bike, all'equitazione, al volo libero.

Trekking Telegrafo Monte Baldo

Chi visita questa montagna potrà capire quanto essa sia eterogenea e misteriosa, ma al tempo stesso desiderosa di mostrare ciò che custodisce, pronta ad accogliere, come la sua gente, chi manifesta la voglia di conoscerla.
Solo così potrai renderti conto di quanto il Baldo sia stato baciato dalla Fortuna, così come ti renderai conto di esserlo stato tu.



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