Fotografie di Malcesine

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Passeggiando per le vie di Malcesine, sarai improvvisamente trasportato indietro nel tempo, quando ti appariranno le affascinanti foto d'epoca di Malcesine.
Questo archivio fotografico di Malcesine è meravigliosamente custodito da Tommaso, che ha iniziato da un po' di tempo a sistemare gli scatti antichi di suo nonno Franco.

Artista veneto, nato quasi cento anni fa (1924), diventato noto per le sue fotografie ispirate a Malcesine in Italia e all'estero. Toninelli vinse numerosi premi e nel 1982 l'allora Presidente della Repubblica Italiana, Sandro Pertini, gli diede addirittura l'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica per la sua professionalità fotografica.

Le foto antiche del Lago di Garda sono diventate tesori preziosi dal fascino senza fine, e nel 2011 è stato pubblicata una raccolta delle sue opere più celebri : Racconti di uno sguardo.

Abbiamo incontrato Tommaso per farci raccontare la storia di suo nonno e di come il reportage di una Malcesine d'altri tempi sia presente e vibrante tra le strade e nelle botteghe del vecchio borgo.

Ci ha consigliato di visitare il sito web dove si trova la collezione fotografica dedicata a Malcesine e al Lago di Garda, un patrimonio culturale e storico importante che fa parte di tutti noi.

La memoria e la testimonianza di storie di vita e paesaggi del Lago di Garda sono imperdibili. Catturate attraverso lo sguardo di un artista dello scorso secolo innamorato della sua Malcesine.

Qui di seguito la nostra conversazione con Tommaso Toninelli, che ci riporta alcuni punti fondamentali della personalità e della storia dell'artista e delle opere di suo nonno: Franco Toninelli.

Ciao Tommaso, chi sei, di cosa ti occupi nel quotidiano e come mai hai deciso di prendere in mano l'archivio?
Ciao, io sono Toninelli Tommaso, classe 1975, nipote di Franco, sono Tecnico delle attività alberghiere, lavoro a Malcesine e nel tempo libero mi tengo occupato facendo downhill MTB e arrampicata. La decisione di gestire l'Archivio nasce dall'essere nato e cresciuto in mezzo agli scatti che adesso lentamente stiamo riportando alla luce. Dico stiamo perché lavoro assieme ad Angela, la mia collega e anche la persona che mi ha indirizzato verso questa scelta e mi ha insegnato tutto. Il lavoro è stato iniziato una decina di anni fa dai nostri padri, entrambi fotografi, e poi è passato a noi. Pensandoci adesso è stata una gran bella scelta perché sarebbe stato un peccato lasciare un patrimonio del genere a prendere polvere in cantina.

Che tipo era tuo nonno?
Era una persona tranquilla e molto precisa, fin troppo a volte, ma sempre pronto alla battuta. Adorava il suo lavoro ed era sempre disponible a dare un consiglio o una dritta a chi lo chiedeva. Da piccolo passavo molto tempo assieme a lui e la nonna, in campagna e anche al mare.

Cosa gli piaceva fotografare?
Qualsiasi cosa che catturasse il suo interesse: una nuvola, un vecchio portone, volti di persone, paesaggi, una pozzanghera con un riflesso, ogni cosa era un potenziale "bersaglio" per il suo obiettivo. Semplicemente si fermava, inquadrava qualcosa che il suo occhio artistico vedeva e scattava.

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Raccontaci della sua carriera.
Nella sua lunga carriera sono numerose le partecipazioni a concorsi nazionali ed esteri a cui ha partecipato dal 1954 fino ai primi anni 90, Trieste, Torino, Rimini, Firenze così come a Johannesburg, Vienna, Hong Kong o New Orleans, con vari riconoscimenti che gli sono valsi il titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica per meriti inerenti alla sua professionalità fotografica nel 1982.

Un ricordo che hai di lui.
L’odore degli acidi che proveniva dalla camera oscura quando stampava e quella luce rossa che riempiva la stanza quando entravo, seguita dall'immancabile "sera la porta!" (chiudi la porta.)
Era così affascinate vedere quei negativi appesi e le foto che apparivano dal nulla una volta immerse in quelle bacinelle di plastica bianche.
Altro ricordo indelebile è la sua fedele Rolleiflex penzolante dalla spalla quasi come una parte integrante di lui, senza la quale non usciva quasi mai, assieme al foulard al collo e al cappello.

Dalla bassa versonese è arrivato a Malcesine. Come mai?
Nato a San Giovanni Lupatoto nel 1924 è arrivato a Malcesine nel 1942 e la bellezza del posto lo ha subito affascinato e rapito tanto da farlo trasferire qua ed aprire la sua “Fotocentrale”, prima in Piazza del Porto e successivamente in Corso Garibaldi.
Inutile dire che la bassa veronese è sempre comunque rimasta nel suo cuore e ci tornava spesso quando poteva. A Malcesine ha trovato terreno fertile per la sua creatività ed ha iniziato a fotografare il paese in lungo e in largo.
Abbiamo scatti dalla spiaggia alla cima del Monte Baldo, molti dettagli del castello, gli olivi, le persone, i mestieri; oggi tutta questa mole di materiale viene riscoperta non solo da noi ma soprattutto dalla gente che ha modo di vedere queste immagini a testimonianza della passione e dell'amore che lui aveva per Malcesine.

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Come gestisci e cataloghi l'archivio? È complicato?
La gestione dell'Archivio non è complicata ma necessità di un po’ di precisione, pazienza e naturalmente dei mezzi adatti per trasportare il negativo in digitale.
Tutto inizia in ufficio da Angela, che è anche la sede dell'Archivio. Si parte dalla scelta del negativo del quale successivamente si fa la scansione, si regolano taglio e colore dell'immagine per renderla il più fedele possibile alle stampe originali, si applica la firma digitale e, se necessario, vengono eliminati eventuali graffi o altri segni presenti.
Poi si passa a catalogare la fotografia numerandola in base alla categoria in cui verrà inserita e per finire si deposita il negativo originale nel raccoglitore apposito.
Abbiamo diviso l'Archivio in 9 categorie diverse per trovare più facilmente le immagini quando le cerchiamo: Bassa Veronese, Malcesine, Persone, Arti e Mestieri, Lago, Montagna, Still Life, Vita Quotidiana e In Giro per il Mondo. Ad ogni file vengono aggiunte le informazioni (metadati) che troviamo scritte a mano sulle buste originali che contengono i negativi (titolo dell'opera, anno, nomi dei posti e di chi è presente nella foto, ecc) e aggiungiamo noi della parole chiave per renderne più semplice la ricerca. Quindi ogni file digitale è corredato, ove presente, di titolo, anno e descrizione, tutto rigorosamente come trascritto dal nonno.
Per creare certi file il percorso è rapido: 5-10 minuti, ma per i più difficili ci vogliono anche delle ore.
Una volta salvato il file è pronto per essere stampato per diventare una stupenda fotografia, rigorosamente in bianco e nero.

Quanto è grande l'archivio? A che punto sei?
Al momento sono state stimate circa 15.000 immagini da negativo e catalogate più di 300 stampe originali 30x40. Delle 15.000 circa 4.000 sono già state sistemate e quindi pronte, una parte è consultabile al sito www.fotofoninelli.it da dove possono anche essere acquistate. Il lavoro è comunque ancora lungo e dato che me ne occupo principalmente durante l'inverno credo che per qualche anno ancora ne avremo da fare.

Sai dirci quando l'archiviazione sarà completa?
Non so dare una tempistica su quando sarà finita l'archiviazione ma essendo a meno di un terzo del bianco e nero e mancando ancora tutta la parte delle foto a colori credo che ci sarà da lavorare molto a lungo ancora.

E come va? L'archivio piace?
Io sono molto soddisfatto del lavoro svolto finora e soprattutto di avere iniziato a farlo. Devo dire che mi piace riportare alla luce tutto questo materiale, è un tuffo nel passato per me e anche per la gente di Malcesine che dimostra interesse verso quello che stiamo facendo ed è un modo anche per i più giovani per conoscere il loro paese. Abbiamo già organizzato mostre e collaborato col Comune ed i negozianti per vari eventi, abbiamo fatto un libro sulla vita fotografica dell'artista e quest'anno anche dei calendari. Insomma ci si da da fare per mandare avanti questo progetto.

Dove posso guardare le foto dell'archivio?
Parte dei contenuti li potete trovare sul sito che cerchiamo di tenere aggiornato il più possibile, il libro lo si può trovare presso alcuni punti vendita del paese mentre le stampe originali si possono ammirare durante le mostre che ci capita di fare ogni tanto, come al Palazzo dei Capitani, al Castello Scaligero, alla biblioteca di Riva del Garda. Delle gigantografie sono state esposte per varie manifestazioni in tutto il paese e continueremo a collaborare per altri eventi in futuro.

Lasciati incantare delle memorie visive della nostra Malcesine, con gli occhi di un artista sensibile e attento come Franco Toninelli, ne rimarrai affascinato.


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